I leader della civiltà sono iconici come le civiltà stesse. L'approccio di Firaxis alla selezione dei rappresentanti nazionali si è evoluto in modo significativo nel corso degli anni. Questo articolo esplora il leader della civiltà VII e il modo in cui ridefinisce la leadership nella storia della serie.
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Civ VII: una nuova era di leadership
Dal primo gioco, i leader Civ sono stati parte integrante dell'identità della serie, formando il nucleo del gameplay di ogni civiltà. Ogni leader incarna la loro civiltà, rendendoli importanti quanto la civiltà stessa. Tuttavia, la rappresentazione di questi leader si è diversificata ed evolvetta con ogni puntata. Questo articolo traccia quell'evoluzione, mettendo in evidenza le innovazioni nel design del leader e il loro impatto sul gameplay.
Approfondiamo la storia della civiltà per esaminare l'evoluzione del suo elenco leader, i cambiamenti in ogni iterazione e il modo in cui la civiltà VII presenta un approccio unico e ridefinito alla leadership.
Early Civ: un focus sui superpoteri globali
La civiltà originale presentava un elenco relativamente piccolo rispetto ai giochi successivi. L'obiettivo era principalmente sui principali poteri globali dalla storia e dall'antichità. Con ambito e tecnologia di progettazione limitati, il gioco includeva 15 civiltà, con leader come quelli di America, Roma, Grecia, Giappone, Cina, Francia, Egitto e Russia.
La leadership era semplice; Ogni leader era un capo di stato storico. La selezione ha dato la priorità a figure ampiamente riconosciute. Ciò ha portato a leader come Abraham Lincoln, Tokugawa Ieyasu, Mahatma Gandhi e Giulio Cesare, insieme a figure più controverse come Mao Zedong e Joseph Stalin. Elizabeth ero l'unica leader femminile. Sebbene comprensibile dato il tempo della sua liberazione, questo approccio si evolverebbe considerevolmente nei giochi successivi.
Questo approccio iniziale, quasi di libri di testo alla selezione dei leader, sarebbe presto ampliato.
Civ II a V: espansione della diversità e della creatività
La civiltà II ha ampliato sia l'elenco leader che il numero di civiltà. Poteri meno noti come i Sioux sono stati introdotti insieme a ulteriori superpoteri storici. Significativamente, Civ II ha introdotto un elenco di leader femminili separato, offrendo opzioni maschili e femminili per ogni civiltà.
La definizione di "leader" si è ampliata. Le figure che non erano necessariamente capi di stato ma erano fondamentali per l'identità della loro civiltà ottennero importanza. Sacagawea per Sioux e Amaterasu per il Giappone sono i primi esempi.
Civ III ha integrato più leader femminili nel roster principale, tra cui Giovanna d'Arco che sostituisce Napoleone per la Francia e Catherine la grande sostituzione di Stalin per la Russia.
Civ IV e Civ V hanno ulteriormente ampliato il roster e la definizione di leadership. Rivoluzionari, generali, riformatori e persino consorti sono diventati comuni. I leader tradizionali sono stati sostituiti o uniti da altri, come Wu Zetian che sostituisce Mao Zedong per la Cina e sia Victoria I ed Elizabeth I che rappresentano l'Inghilterra. L'attenzione si è spostata solo dal potente e famoso a una più ampia rappresentazione dell'umanità.
Civ VI: caratterizzazione e diversità migliorate
La civiltà VI ha visto un aumento significativo della caratterizzazione, della diversità e della creatività. I leader sono stati presentati come caricature animate stilizzate. Sono stati introdotti i leader personaggi, offrendo versioni alternative dello stesso leader con diversi aspetti di personalità e stili di gioco. Sono state incluse figure meno conosciute di civiltà meno importanti, come Lautaro di Mapuche e Bà Triệu del Vietnam.
L'introduzione di molteplici opzioni di leader per alcune civiltà (ad es. America, Cina) e l'espansione dei personaggi leader hanno ulteriormente diversificato il roster. I leader non erano più definiti da tutta la loro eredità ma da capitoli specifici della loro vita, prefigurando l'approccio di Civ VII.
Civ VII: una nuova prospettiva sulla leadership
La civiltà VII rappresenta il culmine della filosofia di selezione dei leader in evoluzione di Firaxis. Presenta il roster più diversificato e creativo di sempre, con leader non convenzionali, più persone e selezioni attentamente curate su misura per diversi stili di gioco.
L'approccio mix-and-match alle civiltà e ai leader consente a personaggi ancora meno noti di essere al centro della scena. Harriet Tubman, l'abolizionista americano, è un esempio notevole. Niccolò Machiavelli, nonostante non sia un capo di stato, incarna le strategie diplomatiche dei suoi scritti. José Rizal delle Filippine, in precedenza una città-stato, ora guida la sua nazione.
Per quasi 30 anni, la civiltà si è evoluta da un gioco incentrato sui principali poteri storici a una rappresentazione diversificata e fantasiosa delle grandi menti dell'umanità. La definizione di leadership è cambiata, ma la sua importanza rimane costante.
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